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Lecce, disservizi postali: presentato esposto in Procura

Lecce - Parte un esposto nei confronti di Poste italiane per i disservizi causati nella distribuzione della corrispondenza in alcune zone di Lecce. L’atto è stata depositato in Procura, presso il Tribunale di Lecce, da Emanuele Vilei, per il Comitato popolare leccese, il quale mette sotto accusa il comportamento «omissivo» del direttore del Servizio di recapito postale. A suo dire, infatti, il direttore non avrebbe mai risposto alle segnalazioni fatte nel mese di gennaio dal Comitato.

Nello specifico, si tratta di lettere in cui alcuni ex dipendenti di Poste italiane, tra cui Vilei (tutti aderenti al Comitato popolare), chiedono di conoscere «il nominativo del livello superiore/responsabile dell’Ufficio competente cui rappresentare i continui disservizi nel recapito della corrispondenza registrati in alcune zone della città», in particolare nel comprensorio della cosiddetta zona 167 A, B e C, tra San Massimiliano Kolbe e il rione San Sabino. Disservizi che sarebbero causati, secondo quanto viene specificato nell’esposto, «dall’assenza di un portalettere precipuamente addetto al servizio in tali zone che, solo sporadicamente, vengono assegnate ad altro portalettere in regime di abbinamento con altre zone della città» e che «non possono essere direttamente imputati alle determinazioni dell’Ufficio periferico, risultando conseguenza di scelte di tipo organizzativo afferenti alla competenza del livello superiore di cui, appunto, si chiedeva di conoscere il nominativo del relativo responsabile».

«A fronte di tanto - sostiene nell’esposto il Comitato popolare leccese - il direttore del Recapito postale di Lecce non ha mai fornito alcun riscontro, né scritto né verbale, neanche a seguito della successiva nota di sollecito. Tale comportamento omissivo anche dei doveri di ufficio si pone all’attenzione di codesta Procura, affinché possa valutare l’eventuale sussistenza di profili di responsabilità penale anche eventualmente in capo ad altri soggetti gerarchicamente sovraordinati nell’ipotesi in cui dovesse emergere che l’omissione in questione sia stata determinata dall’eventuale divieto espresso da questi ultimi a diffondere quanto richiesto».

Intanto, disagi e lamentele tornano a farsi sentire anche nel centro cittadino. Da via Salandra, Cesare Battisti e Di Palma, i residenti fanno sapere che la corrispondenza non viene consegnata da più di dieci giorni.

«Abbiamo provato a contattare il Cpo (Centro postale operativo) - spiegano al telefono - ma non risponde mai nessuno. Abbiamo anche provato a contattare la direzione dell’ufficio postale di Lecce ma il centralino risulta sempre occupato. Non sappiamo più che fare, siamo preoccupati perché la corrispondenza non arriva da troppi giorni ormai e chissà quante more ci toccherà pagare».