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Appello da Baggiovara: vogliamo l’ufficio postale


Baggiovara (Modena) - Come si può lasciare una frazione di 3600 abitanti senza ufficio postale? Come è possibile che i residenti, le ditte, i commercianti quando devono ritirare una raccomandata o un pacco debbano recarsi o a Cognento o a Vaciglio? Cognento è distante sette chilometri. A Casinalbo, un chilometro e mezzo, c'è un ufficio, utile però per i servizi generali, non per quello di posta inevasa. Si pensi ad un anziano che deve essere scarrozzato qua e là, si pensi ai disagi che ogni famiglia deve subire per il fatto che, una volta poi raggiunto l'ufficio, deve mettere in conto una lunga attesa per le file che per forza di creano.
I residenti, già un anno fa, si coalizzarono, raccolsero oltre cinquecento firme, incontrarono la Circoscrizione e ebbero contatti con le Poste. Il silenzio, il nulla di fatto sono state le risposte recapitate a ciascuno di loro. Ma ora tornano all'attacco perché, suggeriscono, anche per Poste Italiane quella di un ufficio aperto a Baggiovara, magari all'interno del centro commerciale, magari in sinergia con una filiale di banca, magari anche all'interno dell'ospedale, potrebbe costituire un business. Anche un ufficio aperto solo qualche giorno, ad orari ristretti: tutto andrebbe bene purchè a Baggiovara.
«Baggiovara negli ultimi anni - scrivono i residenti nel loro nuovo appello alle Poste esteso anche alle autorità locali - è stata protagonista di uno sviluppo urbano rilevante: 3600 abitanti, una quarantina attività commerciali, centro commerciale, polo ospedaliero, centro servizi Ausl e altro ancora. A un anno dalla petizione, malgrado diversi incontri con il presidente della Circoscrizione 4 Cirelli, che ringraziamo per la sua disponibilità e interessamento, e l'incontro con i vertici di Poste Italiane della Filiale di Modena nella persona della dottoressa Zagnoli, non è stato raggiunto l'obiettivo dell'apertura di un ufficio postale. Per Poste Italiane Baggiovara non è sufficientemente interessante, è punto di riferimento ininfluente per attrarre clientela e pertanto non sarebbero interessati all'apertura di un ufficio postale».
I residenti dunque rivolgono «un forte invito a Poste Italiane a rivedere la loro posizione e ad effettuare ulteriori verifiche sulle concrete possibilità che una frazione di 3600 abitanti e con tante attività non possa divenire davvero una buona occasione di business per l'azienda stessa. Un esame più approfondito delle reali potenzialità della zona porterebbero a nostro avviso ad una convergenza tra le esigenze di una società mista come Poste Italiane e le altrettanto legittime esigenze di una frazione così importante come Baggiovara. Come è possibile che una parte così importante del nostro territorio su cui molti hanno investito (pubblico e privato) non divenga una opportunità anche per Poste Italiane?».