E ancora una volta le Poste italiane balzano al centro dei fatti di cronaca del nostro paese tant'è che in questo ultimo periodo sembrano davvero non trovare pace.
Infatti, dopo i vari episodi di pacchi bomba ai danni di Equitalia, del suo amministratore delegato e di altri dipendenti, nei mesi scorsi proprio le poste italiane con i loro centri di smistamento sono stati tenuti continuamente sotto controllo e posti al setaccio dagli agenti della Digos per quanto riguarda le due sedi meccanizzate di Milano l'11 dicembre scorso. Un mese dopo, il 14 dicembre a Roma è stato intercettato un nuovo pacco bomba alla sede degli uffici postali di Piazza Mazzini e ancora prima un finto pacco bomba era giunto agli uffici postali di una frazione dell'isola d'Ischia, per poi rivelarsi uno scherzo.
Ieri in Campania si sono verificati due casi di tentata rapina ai danni delle Poste Italiane a Benevento e ad Avellino che non sembrano essere tanto diversi tra loro.
All'ufficio postale di Sant' Agata dei Goti due banditi armati di pistola hanno fatto irruzione nella sede minacciando il direttore e costringendolo ad avviare le procedure di rito per aprire la cassaforte a tempo per poi impadronirsi di quanto era custodito all'interno, ma sembra che dopo poco, stanchi di aspettare si siano fatti consegnare dallo stesso direttore 250 euro per poi darsi alla fuga con un'auto parcheggiata all'ingresso senza causare alcun tipo di danni alle persone presenti in posta in quel momento. Un episodio alquanto strani su cui stanno in queste ore indagando i carabinieri.
Solo qualche ora prima, intorno alle 4 del mattino, qualcuno aveva intenzione di rubare il denaro presente nel bancomat degli uffici di PosteImprese di via Iannaccone ad Avellino.
Purtroppo per loro tutta fatica sprecata quella di staccare forzatamente del muro il dispositivo che si è poi rivelato essere quello di Poste self, mentre del bancomat nessuna traccia; dopo aver scoperto infatti, che all'interno vi erano soltanto i fogli che attestavano gli avvenuti pagamenti delle utenze di acqua, luce e gas attraverso Poste Pay, gli aspiranti ladri, da ieri denominati “ladri maldestri” dalla stampa, così come riportano alcuni titoli di giornale, sono scomparsi nel nulla e per giunta a mani vuote. Sul tentativo di furto sta indagando la Questura di Avellino.
Due casi analoghi dunque, dove i protagonisti si sono rivelati essere “ladri” sicuramente poco esperti, tanto da accontentarsi di 250 euro senza insistere per avere di più, mentre nell'episodio di Avellino premeditando una rapina tanto da agire nel cuore della notte e per finire poi in fuga senza nemmeno un centesimo.
Segni di una crisi che in alcuni casi sta cambiando il volto delle persone, gesti disperati di persone comuni, forse, che vanno ad aggiungersi ai tentativi di furto nelle banche sempre in questi ultimi mesi e ai danni persino degli scaffali dei supermercati da parte di pensionati indifesi.