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Litiga col portalettere. Tre mesi senza posta

E non per i disagi che negli ultimi tempi si stanno registrando a causa dei tagli al personale, ma perchè aveva avuto dei dissidi col portalettere. È successo in un piccolo centro del Basso Molise, dove è stata necessaria un'indagine dei carabinieri, che si è conclusa con una denuncia per interruzione di pubblico servizio nei confronti del dipendente di Poste Italiane. Protagonista dell'episodio un imprenditore di 60 anni. L'uomo, che in quel piccolo centro ha la sede della sua azienda agricola, qualche tempo fa ha avuto una discussione col postino. Una lite banale, secondo gli inquirenti, ma che poi in realtà si è mai risolta, visto che il portalettere, per ripicca, ha deciso di non consegnargli più la corrispondenza, con inevitabili disagi per l'agricoltore. Fatto sta che il 60enne ha aspettato con pazienza che il postino tornasse a recapitargli bollette e raccomandate. Ma non è accaduto. Trascorsi tre mesi, ha deciso di passare al contrattacco. È andato ai carabinieri e ha raccontato quello che stava accadendo, firmando una querela. I carabinieri hanno così cominciato ad effettuare le verifiche del caso. Ed hanno accertato che effettivamente in quell'azienda la posta non arrivava. Per questo il dipendente, di 59 anni, è stato deferito e adesso il suo gesto dovrà spiegarlo ai giudici, oltre che naturalmente ai suoi datori di lavoro. Dal Basso Molise a Campobasso dove, sempre i carabinieri, hanno denunciato un 38enne per tentato furto, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. I fatti. L'altra notte i militi, nel corso di un controllo in via Principe di Piemonte, hanno notato l'uomo che, dopo aver preso di mira una Fiat 500, stava cercando di portar via l'autoradio. Naturalmente lo hanno subito fermato. Ma il ladro, invece di arrendersi all'evidenza, ha aggredito i carabinieri. Li ha prima insultati e poi è passato ai fatti, picchiando i militari e costringendoli a ricorrere alle cure dei medici del 118 intervenuti sul posto. L'uomo è stato arrestato e, una volta ultimate le formalità del caso, è stato giudicato per direttissima. Ora è ai domiciliari, in attesa del processo. Infine, è finito nei guai un operaio residente in un centro del Campobassano. Il giovane è stato trovato in possesso di marijuana e hashish ed è stato denunciato per spaccio.