Una busta contenente un proiettile, destinata al direttore di Equitalia a Torino, è stata intercettata ieri pomeriggio dal personale della Poste Italiane del centro di smaltimento del capoluogo piemontese.
All'interno della busta, insieme al proiettile c'era anche un biglietto che riportava soltanto la firma "anarchia".
L'episodio è il terzo di una serie di atti antimidatori contro l'agenzia di riscossione dei debiti a Torino negli ultimi mesi.
In precedenza era stata segnalata la consegna di buste contenenti polvere bianca, poi rivelatasi innoqua farina, e piombini di pesca.
Nel frattempo, sarebbero una decina gli indagati per la morte di Gregorio Durante, il 34 enne di Nardò (Le) trovato morto in cella a Trani il 31 dicembre.
La procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo.
Gli avvisi di garanzia sarebbero stati notificati al direttore del carcere, al personale sanitario in servizio nel penitenziario e a due medici del reparto di psichiatria di Bisceglie.
Da tempo la famiglia aveva chiesto la scarcerazione per motivi di salute, l'uomo soffriva di enefalite virale, era in cella di isolamento, su una sedia a rotelle.
La direzione del carcere aveva disposto il trasferimento in una struttura psichiatrica, ieri c'è stata l'autopsia.
All'interno della busta, insieme al proiettile c'era anche un biglietto che riportava soltanto la firma "anarchia".
L'episodio è il terzo di una serie di atti antimidatori contro l'agenzia di riscossione dei debiti a Torino negli ultimi mesi.
In precedenza era stata segnalata la consegna di buste contenenti polvere bianca, poi rivelatasi innoqua farina, e piombini di pesca.
Nel frattempo, sarebbero una decina gli indagati per la morte di Gregorio Durante, il 34 enne di Nardò (Le) trovato morto in cella a Trani il 31 dicembre.
La procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo.
Gli avvisi di garanzia sarebbero stati notificati al direttore del carcere, al personale sanitario in servizio nel penitenziario e a due medici del reparto di psichiatria di Bisceglie.
Da tempo la famiglia aveva chiesto la scarcerazione per motivi di salute, l'uomo soffriva di enefalite virale, era in cella di isolamento, su una sedia a rotelle.
La direzione del carcere aveva disposto il trasferimento in una struttura psichiatrica, ieri c'è stata l'autopsia.