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Messaggeria Istantanea





Governo, dimessosi Berlusconi tutto da rifare e saltano gli equilibri di Sarmi

Poste Italiane è notoriamente un impresa che subisce le influenze governative ed il cambio di timone nel Governo del paese avrà ripercussioni, dubbi sulla Banca del Sud.
Venerdì 11 il Senato ha approvato il Disegno di Legge di Stabilità contenente il maxiemendamento con le misure chieste dall'Europa; sabato è toccato alla Camera dei deputati che ha licenziato il provvedimento poi controfirmato da Napolitano: adesso è Legge.
In campo il Presidente della Repubblica ed all'orizzonte un nuovo Governo con in pool position il neo Senatore a vita Mario Monti che dovrà fare i conti con il Parlamento che dovrà appoggiarne le politiche e non sarà impresa facile.
Nel frattempo sono aumentati i costi del debito pubblico per tutti i cittadini italiani e ne subiremo le conseguenze NOI ed i nostri stessi figli (lavoratori o disoccupati). Assurdo arrivare a questo dopo le tante promesse e nel frattempo il nostro debito pubblico viaggia oltre i 30.000 euro per ogni cittadino italiano, moltiplicato per quanti siamo (neonati compresi).
Impensabile che il sistema politico italiano non abbia messo subito tutti intorno ad un tavolo, ciascuno per assumersi una fetta di responsabilità, altro che le liti fra i Partiti.
Anche le grandi aziende in questo momento guardano al futuro con preoccupazione, soprattutto quelle a forte influenza governativa...
La legge di stabilità approvata si apre con il capitolo pensioni (tutti a 67 anni dal 2026), poi le dismissioni dei beni immobili, le disposizioni sul debito pubblico degli enti locali, la liberalizzazione dei servizi pubblici di rilevante interesse economico, la riforma degli ordini professionali, misure per la programmazione - ricerca-premialità, il fondo dei nuovi nati, le semplificazioni dei pagamenti, la riduzione degli oneri amministrativi dei cittadini e delle imprese, mobilità e collocamento in disponibilità dei dipendenti pubblici, il finanziamento delle infrastrutture, le novità per i contratti di apprendistato, inserimento donne, part time, telelavoro (incentivi fiscali e contributivi), le disposizioni per il settore dei beni e delle attività culturali, le misure straordinarie per la riduzione del contenzioso civile davanti alla Cassazione e le Corti di Appello, ecc...
Al momento non sono stati toccati i temi dell'art. 18 della Legge 300 e quelli più legati al welfare, da affrontare con il sindacato, mentre gli progetti già esistenti potranno subire qualche variazione.
E' auspicabile che finalmente, a chiunque toccherà, venga in mente di gestire la crisi intervenendo, oltre che con il rigore, soprattutto con equità e sensibilità sociale, ad esempio cominciando a ridurre i compensi dei cosiddetti "super manager" che potrebbero essere pagati - in quota parte - con i titoli del debito pubblico.