Campobasso - La Slp-Cisl punta i piedi e fa sapere che finchè in Poste la situazione non tornerà alla normalità, lo sciopero degli straordinari continuerà. Nello specifico i disservizi sono ormai tanti e pesanti. Circa ventimila persone che non stanno ricevendo la posta solo nella provincia di Campobasso, bolli d'auto fermi, raccomandate della Gerit da recapitare ai cittadini. «Vogliamo risposte dall'azienda postale – afferma il segretario generale del Slp-Cisl di Campobasso Antonio D'Alessandro –, i lavoratori vogliono chiarimenti sia sulla mancata erogazione del premio di produttività, sia sugli investimenti necessari per rendere efficienti i servizi postali». Situazione di stallo acuita da un altro increscioso episodio. «La dirigenza di Poste Italiane – racconta ancora il segretario della Cisl Poste – sta cercando di impedire il libero e democratico esercizio delle prerogative sindacali, negando l'utilizzo dei locali aziendali previsti dalla legge e dal contratto per le assemblee dei lavoratori». Una dimostrazione di forza, che per i sindacati dimostra come l'azienda senta di essere in torto. «Continueremo a protestare – conclude duramente D'Alessandro –, lo sciopero brucia come bruciano le nostre manifestazioni e le parole che abbiamo pronunciato. Parole che continueremo a pronunciare nelle assemblee, indignati per il mancato pagamento del Premio di Risultato e di come l'Azienda va a rotoli, brucia il presidio organizzato sotto la Filiale di Campobasso».