Si è tenuto il 6 ottobre u.s. in Poste Italiane l’incontro, con le OO.SS. Nazionali convocate, con all’ordine del giorno il Premio di Risultato nelle Aziende del gruppo Poste.
Come Cisl, Uil, Confsal e Ugl nel ribadire in premessa all’Azienda le note vicende nazionali che, a causa dei comportamenti della Slc-Cgil, non consentono attualmente la prosecuzione unitaria dei tavoli, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità ad affrontare da subito le questioni all’ordine del giorno richiedendo:
• L’avvio di una discussione di merito ove il PDR non è stato ancora contrattato per affrontarne i meccanismi di funzionamento (Interpolazione/obiettivi/ecc.);
• La definizione del PDR 2011-2013;
• L’estensione del meccanismi di anticipo/saldo del PDR a tutte le Aziende;
• Una sostanziale rivalutazione delle quote di PDR rispetto al 2010 a riconoscimento dell’impegno professionale profuso dai lavoratori che ha determinato i risultati di bilancio del Gruppo Poste;
L’Azienda nel rifiutare tale impostazione ha dichiarato unicamente la propria disponibilità a sottoscrivere uno scarno verbale contenete un acconto predefinito senza voler entrate nel merito del confronto vero e proprio.
Un atteggiamento questo, che ripropone lo stesso rigido schema usato per la capogruppo e che a nostro avviso precostituisce le basi per un confronto che vede il sindacato ed i lavoratori subire il ricatto aziendale che ha lo scopo di affossare la trattativa sul premio mediante una semplice elargizione di acconto.
A quel punto abbiamo riaffermato le nostre posizioni e richiesto all’azienda di rivedere il proprio atteggiamento, dichiarando nuovamente la nostra disponibilità al merito del confronto senza interruzioni.
Questa è la sola ed unica realtà! deliranti comunicati che tentano di far apparire altre “verità” non meritano nemmeno di essere commentati.
Per quanto ci riguarda non svenderemo il salario dei lavoratori ad un maldestro tentativo di pressione aziendale e all’ arrendevolezza di altri.
Non tollereremo ulteriormente che i risultati prodotti dai lavoratori nelle diverse Aziende servano unicamente a premiare lautamente il Management Aziendale.
Noi continueremo la nostra battaglia per un premio di risultato all’altezza delle aspettative e per un’Azienda più chiara e trasparente nel suo modo di operare.
Come Cisl, Uil, Confsal e Ugl nel ribadire in premessa all’Azienda le note vicende nazionali che, a causa dei comportamenti della Slc-Cgil, non consentono attualmente la prosecuzione unitaria dei tavoli, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità ad affrontare da subito le questioni all’ordine del giorno richiedendo:
• L’avvio di una discussione di merito ove il PDR non è stato ancora contrattato per affrontarne i meccanismi di funzionamento (Interpolazione/obiettivi/ecc.);
• La definizione del PDR 2011-2013;
• L’estensione del meccanismi di anticipo/saldo del PDR a tutte le Aziende;
• Una sostanziale rivalutazione delle quote di PDR rispetto al 2010 a riconoscimento dell’impegno professionale profuso dai lavoratori che ha determinato i risultati di bilancio del Gruppo Poste;
L’Azienda nel rifiutare tale impostazione ha dichiarato unicamente la propria disponibilità a sottoscrivere uno scarno verbale contenete un acconto predefinito senza voler entrate nel merito del confronto vero e proprio.
Un atteggiamento questo, che ripropone lo stesso rigido schema usato per la capogruppo e che a nostro avviso precostituisce le basi per un confronto che vede il sindacato ed i lavoratori subire il ricatto aziendale che ha lo scopo di affossare la trattativa sul premio mediante una semplice elargizione di acconto.
A quel punto abbiamo riaffermato le nostre posizioni e richiesto all’azienda di rivedere il proprio atteggiamento, dichiarando nuovamente la nostra disponibilità al merito del confronto senza interruzioni.
Questa è la sola ed unica realtà! deliranti comunicati che tentano di far apparire altre “verità” non meritano nemmeno di essere commentati.
Per quanto ci riguarda non svenderemo il salario dei lavoratori ad un maldestro tentativo di pressione aziendale e all’ arrendevolezza di altri.
Non tollereremo ulteriormente che i risultati prodotti dai lavoratori nelle diverse Aziende servano unicamente a premiare lautamente il Management Aziendale.
Noi continueremo la nostra battaglia per un premio di risultato all’altezza delle aspettative e per un’Azienda più chiara e trasparente nel suo modo di operare.