Sito in costruzione...

Messaggeria Istantanea





Sciopero a sorpresa in Sda

Bologna - Due giorni di sciopero a sorpresa, dichiarati e immediatamente messi in atto. Partito ieri sera alle 18 e si concluderà sabato alla stessa ora la protesta dei lavoratori dell'hub di Sala Bolognese di Sda Express, la società di consegne di Poste italiane e quindi controllata indirettamente dal Ministero dell'economia. Facchini, magazzinieri, dipendenti di cooperative, autotrasportatori e corrieri sono chiamati allo stop da Cgil e Cisl dopo un cambio di appalto che, dicono i sindacati, peggiorerà le condizioni di lavoro di 120 lavoratori della Coop Servizi 2011 che lavorava nella sede bolognese per il carico e scarico dei camion e che ora dovrebbe essere sostituita dal Consorzio Ucsa di Milano.

"La minaccia che incombe su tutti i lavoratori dell'hub di Sala Bolognese è che se non accettano le condizioni capestro poste dalla Sda tramite il consorzio subentrante, verranno espulsi dall'appalto - denunciano Lorenzo Mastro della Cgil e Stefano Rivola della Cisl - Non possiamo accettare alcun ricatto, questi lavoratori hanno diritto a mantenere il lavoro e non rischiare di perderlo ad ogni cambio di appalto". Ma c'è di più, perché la decisione di Sda di cambiare azienda arriva in un momento particolare. "Notiamo la singolare coincidenza tra il momento in cui i lavoratori stavano cercando di avere riconosciuto qualcosa in più tramite i sindacati e la rottura del contratto", sottolinea Mastro.

Dunque due giorni di sciopero dichiarato all'ultimo momento con tanto di presidio davanti
alla sede di Sda a Sala, che potrebbe provocare forti disagi nelle consegne perché oltre ai 120 dipendenti diretti della coop la protesta è estesa anche a tutti i dipendenti che gravitano nell'hub, circa 400 persone. Quello che i sindacati chiedono è l'impegno di Sda a intervenire nella trattativa col consorzio subentrante per garantire "il riconoscimento dei giusti livelli retributivi in funzione delle mansioni effettivamente svolte oltre all'innalzamento dei livelli di sicurezza ed igiene sul luogo di lavoro. Un confronto che Sda rifiuta, intervengano le istituzioni", scrivono Cgil e Cisl.