E' stato l'accordo del 12 giugno scorso, firmato da quattro organizzazioni sindacali, a consentire il pagamento nel mese del saldo del premio di risultato 2011.
Qualcuno affermerà sempre che si poteva fare di più; molti pensano che sia stato meglio chiudere l'accordo dopo l'estenuante nottata di trattative e 9 mesi di altalenanti battibecchi con un'azienda resa spregiudicata dal sostegno del Governo di turno ad ogni sua iniziativa.
Certo è che l'Ugl, senza alcun pregiudizio verso il rispetto dovuto alle altre sigle, si è presa la responsabilità di sottoscrivere l'accordo triennale 2011-2013 che regolerà al meglio possibile il Premio di Risultato dei lavoratori dipendenti di Poste Italiane.
L'intesa ha previsto che il PDR sarà oggetto di continui monitoraggi, con la possibilità di rivedere l'impianto normativo concordato in caso di miglioramenti delle condizioni aziendali e della crisi economica in atto nel paese che si sta ripercuotendo nei ricavi di Poste Italiane.
Gli importi a saldo del PDR dei dipendenti - oggi in busta paga - saranno oggetto degli eventuali conguagli dovuti (incidenza eventi-assenze, ecc...) nel prossimo mese di settembre.
Adesso è auspicabile che senza perdere tempo le Organizzazioni Sindacali ritrovino il massimo di compattezza, per presentare entro il 30 giugno la piattaforma del rinnovo contrattuale relativo al CCNL in vigore, ciò per evitare di lasciare i lavoratori senza le coperture intermedie previste dalla normativa che regola il rinnovo contrattuale.
A scanso di responsabilità l'Ugl è pronta a fare la sua parte insieme agli Altri!
Certo è che l'Ugl, senza alcun pregiudizio verso il rispetto dovuto alle altre sigle, si è presa la responsabilità di sottoscrivere l'accordo triennale 2011-2013 che regolerà al meglio possibile il Premio di Risultato dei lavoratori dipendenti di Poste Italiane.
L'intesa ha previsto che il PDR sarà oggetto di continui monitoraggi, con la possibilità di rivedere l'impianto normativo concordato in caso di miglioramenti delle condizioni aziendali e della crisi economica in atto nel paese che si sta ripercuotendo nei ricavi di Poste Italiane.
Gli importi a saldo del PDR dei dipendenti - oggi in busta paga - saranno oggetto degli eventuali conguagli dovuti (incidenza eventi-assenze, ecc...) nel prossimo mese di settembre.
Adesso è auspicabile che senza perdere tempo le Organizzazioni Sindacali ritrovino il massimo di compattezza, per presentare entro il 30 giugno la piattaforma del rinnovo contrattuale relativo al CCNL in vigore, ciò per evitare di lasciare i lavoratori senza le coperture intermedie previste dalla normativa che regola il rinnovo contrattuale.
A scanso di responsabilità l'Ugl è pronta a fare la sua parte insieme agli Altri!
La corsa ad ostacoli che oggi impegna tutte le aziende che si muovono nel mercato dei servizi postali e del credito finanziario sta ripercuotendosi in Poste Italiane.
L'azienda non è scevra da responsabilità (la nota vicenda degli strascichi giudiziari sulle assunzioni che sono costate un patrimonio costringendo le OO.SS. a cercare in tutti i modi possibili il rientro dei danneggiati - accordi per la riduzione del contenzioso ex Ctd ed Interinali - cui si aggiunge il tema dei lavoratori "esodati" rimasti privi di copertura pensionistica su cui si sta esercitando il Governo).
Una grande azienda, quale è "Poste", dovrebbe aprirsi alla trasparenza nella valorizzazione delle competenze e nel "reclutamento", determinando condizioni eque per consentire l'ingresso dei giovani nell'impresa, ma fino ad oggi la società non ha utilizzato ad esempio il "Contratto di Apprendistato" nelle sue forme migliori, per assicurarsi le nuove leve.
A tutt'oggi rimane irrisolto il problema dei trasferimenti, pressochè irrisori rispetto al numero delle domande presentate, mentre scarseggiano soluzioni eque all'altro tema dei contratti di assunzione Part-time imposti a molti ex Ctd riammessi a seguito degli accordi per la riduzione dei contenziosi, fino adesso non convertiti al tempo pieno.
Il capitolo "sviluppo" e "crescita" di Poste Italiane manca di inventiva e ciò sta costringendo tutti a subire i nuovi tagli all'organizzazione della rete dei servizi postali (concordati con il Governo) su cui il sindacato si sta confrontando.
L'azienda non è scevra da responsabilità (la nota vicenda degli strascichi giudiziari sulle assunzioni che sono costate un patrimonio costringendo le OO.SS. a cercare in tutti i modi possibili il rientro dei danneggiati - accordi per la riduzione del contenzioso ex Ctd ed Interinali - cui si aggiunge il tema dei lavoratori "esodati" rimasti privi di copertura pensionistica su cui si sta esercitando il Governo).
Una grande azienda, quale è "Poste", dovrebbe aprirsi alla trasparenza nella valorizzazione delle competenze e nel "reclutamento", determinando condizioni eque per consentire l'ingresso dei giovani nell'impresa, ma fino ad oggi la società non ha utilizzato ad esempio il "Contratto di Apprendistato" nelle sue forme migliori, per assicurarsi le nuove leve.
A tutt'oggi rimane irrisolto il problema dei trasferimenti, pressochè irrisori rispetto al numero delle domande presentate, mentre scarseggiano soluzioni eque all'altro tema dei contratti di assunzione Part-time imposti a molti ex Ctd riammessi a seguito degli accordi per la riduzione dei contenziosi, fino adesso non convertiti al tempo pieno.
Il capitolo "sviluppo" e "crescita" di Poste Italiane manca di inventiva e ciò sta costringendo tutti a subire i nuovi tagli all'organizzazione della rete dei servizi postali (concordati con il Governo) su cui il sindacato si sta confrontando.