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Le Poste assumono 100 precari


Pistoia - Sono circa 100 i giovani precari pistoiesi che sono stati assunti in pianta stabile alle Poste dopo aver presentato e vinto un ricorso al giudice del lavoro di Pistoia.
Si tratta di un centinaio di giovani che avevano lavorato in differenti periodi alle Poste con contratti a tempo determinato, o rapporti di lavoro temporanei (interinali e somministrati).
Il giudice ha stabilito che quanto scritto nel loro contratto (o nei loro contratti, perché molti dipendenti vengono chiamati a tempo determinato 3-4 volte prima di decidere di presentare ricorso) non corrispondeva alla reale motivazione dell’assunzione a termine. Che di loro c’era bisogno effettivo, e continuo.
Questi lavoratori hanno ripreso servizio in provincia, e anche fuori provincia: a Prato, Empoli, Firenze, Pisa. Qualcuno fuori regione. Ma il posto a tempo indeterminato non era comunque sicuro. «Il ricorso - spiega Giuseppe Totaro, di Cisl Poste - è l’unico sistema con cui è possibile farsi assumere da Poste, ormai da diversi anni. Quando soccombe in primo grado, l’azienda prosegue la battaglia in appello. I lavoratori possono decidere se proseguire la lotta in secondo e terzo grado o raggiungere un accordo».
L’accordo per certi versi è penalizzante, visto che il giudice condanna le Poste a pagare gli stipendi tra un periodo di lavoro e l’altro: alla fine il lavoratore restituisce queste somme in cambio dell’assunzione a tempo indeterminato, cosa che è stata accettata dalla maggior parte dei precari.
Due giorni fa Poste Italiane e sindacati hanno firmato l’intesa per il consolidamento del rapporto di lavoro di un centinaio di precari pistoiesi che avevano vinto il ricorso: ma già altri precari lo hanno fatto a loro volta.