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Poste, sistema in tilt: uffici bloccati

Folla in un ufficio postale

Roma - Nuovo blocco del sistema informatio delle Poste. «Per l'ennesima volta tutti gli uffici postali d'Italia sono in tilt per il blocco del sistema operativo informatico», afferma in una nota Mario Petitto, segretario generale Cisl-Poste. «Oggi - continua Petitto- gli uffici postali sono pieni di pensionati Inpdap che non riescono a riscuotere la pensione e di cittadini che non riescono ad effettuare alcuna operazione finanziaria agli sportelli».

Le proteste. «Come sempre in queste occasioni la tensione negli uffici postali è alta ed a farne le spese sono gli incolpevoli lavoratori che non riescono a far fronte alle proteste dei cittadini», osserva il sindacalista, che aggiunge: «Ormai le nostre denunce si sprecano e il silenzio perdurante del management di Poste diventa sospetto. Ci appelliamo pubblicamente al ministro vigilante se non ritiene di fare luce sui perenni disservizi di una azienda pubblica che eroga servizi pubblici, e ci chiediamo come mai la magistratura non sia ancora intervenuta a cercare di capire dove siano le eventuali responsabilità della continua interruzione di pubblico servizio. Chiediamo inoltre ai rappresentanti dei consumatori - conclude - di tutelare i diritti degli utenti postali così come noi ci sforziamo di tutelare i diritti dei lavoratori che in queste circostanze sono il parafulmine di responsabilità altrui».

«Una situazione di disagio per migliaia di utenti». L'associazone dei consumatori Adoc ha immediatamente chiesto al Governo di prorogare almeno a domani la scadenza dei pagamenti fissati per oggi e chiede a Poste Italiane di attivare la procedura di conciliazione bilaterale secondo il protocollo esistente. «Abbiamo chiesto al Governo di prorogare la scadenza, almeno fino a domani, dei pagamenti previsti per oggi - dichiara Carlo Pileri, presidente dell'Adoc - dato che il tilt informatico di queste ore sta causando una grave situazione di disagio per migliaia di utenti. Chiediamo inoltre a Poste di attivare la procedura di conciliazione bilaterale, come avvenuto lo scorso giugno in occasione del precedente tilt informatico, che preveda il risarcimento dei danni subiti e il ristoro dei disagi accusati soprattutto dalle categorie più deboli, come i pensionati».