In considerazione dell’impossibilità di realizzare un’intesa unitaria sul rinnovo delle RSU/RLS in particolare per quanto riguarda la rivisitazione del protocollo di intesa che ne disciplina criteri e modalità d’attuazione, unitamente a SLP CISL, CONFSAL Com ed UGL Com, abbiamo deciso di inoltrare all’Azienda la nota di seguito allegata.
Il tema centrale della lettera in questione è il seguente:
disdettiamo formalmente il protocollo d’intesa sulle RSU/RLS stipulato in data 16 settembre 2003 ed optiamo per la costituzione delle RSA ai sensi della legge 300/70.
In presenza infatti di una oggettiva alterazione della dialettica sociale che si è prodotta all’interno della nostra azienda, un’iniziativa del genere si è resa inevitabile. Un’iniziativa peraltro indotta dall’atteggiamento strumentale di una organizzazione sindacale che evidentemente – al di là dei pronunciamenti di maniera – sembrerebbe non avere a cuore l’efficacia della rappresentanza.
Le ragioni che ci hanno indotto ad operare tale scelta non contrastano minimamente con i contenuti dell’accordo interconfederale del 28 di giugno u.s. perfezionato successivamente in data 21 settembre 2011, bensì li rafforzano.
Quello che abbiamo di fronte è più o meno lo stesso scenario di quattro anni fa con l’unica eccezione, assolutamente non trascurabile, che, in questa occasione, più soggetti, i più rappresentativi, hanno deciso di intraprendere il medesimo percorso per realizzare - sul serio - le condizioni utili all’esercizio di un ruolo negoziale vero, attivo e propositivo a tutti i livelli.
Roma, 5 aprile 2012
Il tema centrale della lettera in questione è il seguente:
disdettiamo formalmente il protocollo d’intesa sulle RSU/RLS stipulato in data 16 settembre 2003 ed optiamo per la costituzione delle RSA ai sensi della legge 300/70.
In presenza infatti di una oggettiva alterazione della dialettica sociale che si è prodotta all’interno della nostra azienda, un’iniziativa del genere si è resa inevitabile. Un’iniziativa peraltro indotta dall’atteggiamento strumentale di una organizzazione sindacale che evidentemente – al di là dei pronunciamenti di maniera – sembrerebbe non avere a cuore l’efficacia della rappresentanza.
Le ragioni che ci hanno indotto ad operare tale scelta non contrastano minimamente con i contenuti dell’accordo interconfederale del 28 di giugno u.s. perfezionato successivamente in data 21 settembre 2011, bensì li rafforzano.
Quello che abbiamo di fronte è più o meno lo stesso scenario di quattro anni fa con l’unica eccezione, assolutamente non trascurabile, che, in questa occasione, più soggetti, i più rappresentativi, hanno deciso di intraprendere il medesimo percorso per realizzare - sul serio - le condizioni utili all’esercizio di un ruolo negoziale vero, attivo e propositivo a tutti i livelli.
Roma, 5 aprile 2012
