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Lettera unitaria aggiornamento documento valutazione dei rischi - 29/02/2012









Dr.Paolo Faieta
Risorse Umane e Org.ne
R.I.Poste Italiane S.p.A.
Viale Europa 17500144 
ROMA06/59587979

Roma, 29 Febbraio 2012


Oggetto: aggiornamento documento di valutazione dei rischi.

Come è noto il D. Lgs. 187/2005 indica le prescrizioni minime di sicurezza inerenti le vibrazioni meccaniche,sia riferite al sistema mano-braccio (HAV) sia riferite al corpo intero (WBV).
In esso sono ribaditi gli obblighi del datore di lavoro (DDL) in termini di misurazione e valutazione dei livelli di vibrazione meccaniche, con specifico riferimento ai valori limiti indicati nell’articolo 3 dello stesso decreto.
L’accordo sottoscritto in data 27/10/2010 di riorganizzazione dei servizi postali ha determinato per i portalettere l’aumento della prestazione giornaliera da 6 ore a 7,12 ore; inoltre la diversa organizzazione, con una più spinta finalizzazione del prodotto al portalettere, ha determinato un aumento considerevole della lavorazione esterna svolta sul motomezzo e pertanto ha aumentato considerevolmente il rischio vibrazione di cui sopra.
Non ci risulta che l’Azienda abbia provveduto al conseguente prescritto aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) conseguente a tale variazione dell’organizzazione produttiva e pertanto invitiamo l’Azienda a svolgere al più presto tale adempimento.
Con l’occasione vi riportiamo alcune osservazioni:
· Il manubrio delle motociclette è fra gli apparati di lavoro il cui uso è ricompreso fra quelli che determinano rischio vibrazione;
· L’Azienda in passato ha svolto gli accertamenti attraverso “applicazione di accelerometro triassale tra il palmo della mano e la manopola sinistra” ma qui siamo nel caso di attrezzatura che deve essere tenuta con entrambe le mani e pertanto si ritiene che, nel ripetere la prova a seguito della modifica organizzativa di cui sopra , essa debba essere svolta attraverso la misurazione su ogni mano, e si faccia poi riferimento al più alto dei due valori, così come indicato nell’allegato 1 del D lgs 187/05.
· Molte zone di recapito hanno lunghi attraversamenti di strade sterrate o con fondo irregolare (ad esempio Roma con i suoi sanpietrini) e pertanto si ritiene che la prova debba essere svolta anche su diverse tipologie di percorso.
· Sono stati esclusi finora dalla valutazione del rischio vibrazioni i conduttori di carrelli elevatori presso i CMP-CPO, sarebbe necessario estendere tale analisi anche a questa categoria, secondo quanto riportato dalle tabelle dell’ISPELS.
· Sarebbe opportuno nella valutazione del rischio tener conto delle caratteristiche soggettive antropometriche dei vari soggetti coinvolti
· Siamo in presenza dell’ambito lavorativo ove si verifica più alto il numero di infortuni sul lavoro, molti dei quali sono dovuti a incidenti con motociclo fermo; riteniamo che la predisposizione di un sistema di sorveglianza sanitaria potrebbe dare utili indicazioni per collegare il fenomeno con l’evolversi delle condizioni sanitarie dei soggetti, derivante dall’esposizione degli stessi ai rischi professionali a cui sono sottoposti e contribuire ad identificare gli interventi atti a ridurre il preoccupante fenomeno.
Restiamo in attesa di un cortese riscontro alla presente.