Dall'azienda pervengono nuovi dati, aggiornati al 19 gennaio, sui trasferimenti volontari effettuati dalla graduatoria 2011 e l'elenco dei conflitti di lavoro che si stanno moltiplicando ovunque.
Come già detto Poste Italiane rischia di essere sommersa dai conflitti di lavoro, l'unica risposta possibile ad un'azienda cieca, sorda e muta che non dialoga più con il sindacato e vuole tirare dritta per la sua strada.
I diritti dei lavoratori non si toccano e siamo fermamente convinti che il sindacato debba tutelarli insieme alla sua capacità di agente negoziale, da cui Poste ultimamente rifugge.
Intanto arriva l'elenco delle azioni dirette già annunciate che si allunga a vista d'occhio, a testimoniare della volontà dei lavoratori e del sindacato di non sfuggire al confronto duro in risposta alle chiusure aziendali sulle sue riorganizzazioni unilaterali (Mercato privati e Servizi Postali).
L'azienda ha reso noto l'aggiornamento sui trasferimenti effettuati dalla graduatoria nazionale della mobilità volontaria nazionale del 2011 (circa una settantina) ed a nostro avviso troppo pochi per essere una risposta alle esigenze dei lavoratori.
I diritti dei lavoratori non si toccano e siamo fermamente convinti che il sindacato debba tutelarli insieme alla sua capacità di agente negoziale, da cui Poste ultimamente rifugge.
Intanto arriva l'elenco delle azioni dirette già annunciate che si allunga a vista d'occhio, a testimoniare della volontà dei lavoratori e del sindacato di non sfuggire al confronto duro in risposta alle chiusure aziendali sulle sue riorganizzazioni unilaterali (Mercato privati e Servizi Postali).
L'azienda ha reso noto l'aggiornamento sui trasferimenti effettuati dalla graduatoria nazionale della mobilità volontaria nazionale del 2011 (circa una settantina) ed a nostro avviso troppo pochi per essere una risposta alle esigenze dei lavoratori.