Sembra che sarà accettato l'emendamento che determina, dentro la legge di conversione del decreto milleproroghe, il mantenimento delle regole antecedenti all'accesso in pensione per il personale esodato anticipatamente dal lavoro in base ad accordi sottoscritti con l'azienda.
La notizia è delle ultime ore e riguarda l'esame degli emendamenti proposti al Governo in Commissioni riunite alla Camera sul decreto milleproroghe, di cui abbiamo precedentemente discusso.
Fra i vari emendamenti al "milleproroghe" pare che verrà accolto quello relativo ai lavoratori esodati dalle aziende in base alla sottoscrizione di un accordo ed i "precoci".
La novità (tranquillizzerà una parte della platea dei lavoratori che hanno accettato un esodo anticipato dall'azienda in cambio di incentivi economici/svincoli, come nel caso di Poste, in vista della prossima pensione calcolata sulle vecchie regole) è che avranno il via libera al suo conseguimento mantenendo i requisiti antecedenti alle modifiche del decreto SalvaItalia, ma ciò (al momento) sembra circoscritto ai due anni successivi all'uscita dal lavoro.
Tale opportunità è comunque oggetto di approfondimento da parte del Gioverno e se ne saprà di più nei prossimi giorni.
Fra i vari emendamenti al "milleproroghe" pare che verrà accolto quello relativo ai lavoratori esodati dalle aziende in base alla sottoscrizione di un accordo ed i "precoci".
La novità (tranquillizzerà una parte della platea dei lavoratori che hanno accettato un esodo anticipato dall'azienda in cambio di incentivi economici/svincoli, come nel caso di Poste, in vista della prossima pensione calcolata sulle vecchie regole) è che avranno il via libera al suo conseguimento mantenendo i requisiti antecedenti alle modifiche del decreto SalvaItalia, ma ciò (al momento) sembra circoscritto ai due anni successivi all'uscita dal lavoro.
Tale opportunità è comunque oggetto di approfondimento da parte del Gioverno e se ne saprà di più nei prossimi giorni.