In rotta di collisione con il sindacato l'azienda tenta unilateralmente di avviare continue riorganizzazioni su Mercato privati ed i servizi postali.
Si allargano a macchia d'olio i conflitti con Poste italiane sui temi delle riorganizzazioni che Poste sta effettuando senza alcun dialogo costruttivo con il sindacato, sfruttando le diversità esistenti sul piano delle relazioni industriali.
Gli ultimi propositi espressi da Poste Italiane (novembre 2011) facevano presagire provvedimenrti relativi ai seguenti settori:
- Nuovo modello commerciale territoriale Privati ed Imprese
- Rifocalizzazione mod. organizzativo territoriale Gestione Operativa (ex Operazioni)
- Nuova micro-organizzazione Uffici Postali
- Evoluzione Servizi al Cliente
- Ridefinizione modello organizzativo PACG
- Evoluzione - razionalizzazione Competence Center Amministrativo
- Rifocalizzazione dei processi Risorse Umane di Filiale
- Evoluzione Supporto Operativo A. T. e nuovo modello di gestione reclami
- Piano razionalizzazione orari UP 2011
- Standardizzazione orari UP
- Standardizzazione orari UPI
A ciò nelle ultime settimane si stanno accompagnando rivisitazioni dell'organizzazione del lavoro nell'ambito delle strutture dei servizi postali.
L'azienda appare non volere avviare un dialogo sociale costruttivo con il sindacato, mentre inanella sanzioni per le sue politiche commerciali ampiamente criticabili e poco condivisibili.
Per questo il sindacato, a livello territoriale sta avviando conflitti relativi a diverse problematiche locali, venuto a conoscenza di iniziative aziendali inerenti una diversa organizzazione con spostamenti di sedi di lavoro e cambiamento di mansioni del personale delle strutture di staff di Mercato Privati, con importanti ricadute sui lavoratori (es. Veneto, Puglia, Piemonte...):
-Riorganizzazione Mercato Privati: struttura di Area Territoriale, Filiali, Strutture interessate dalla “evoluzione Servizi al Cliente”, Uffici Postali, Uffici Postali Impresa;
-Razionalizzazioni e chiusure Uffici Postali;
-Orari Uffici Postali, Uffici Postali Impresa e TSC;
-Mancato rispetto del turn-over del personale degli Uffici Postali come da accordo Nazionale del 16 luglio 2009.
Gli ultimi propositi espressi da Poste Italiane (novembre 2011) facevano presagire provvedimenrti relativi ai seguenti settori:
- Nuovo modello commerciale territoriale Privati ed Imprese
- Rifocalizzazione mod. organizzativo territoriale Gestione Operativa (ex Operazioni)
- Nuova micro-organizzazione Uffici Postali
- Evoluzione Servizi al Cliente
- Ridefinizione modello organizzativo PACG
- Evoluzione - razionalizzazione Competence Center Amministrativo
- Rifocalizzazione dei processi Risorse Umane di Filiale
- Evoluzione Supporto Operativo A. T. e nuovo modello di gestione reclami
- Piano razionalizzazione orari UP 2011
- Standardizzazione orari UP
- Standardizzazione orari UPI
A ciò nelle ultime settimane si stanno accompagnando rivisitazioni dell'organizzazione del lavoro nell'ambito delle strutture dei servizi postali.
L'azienda appare non volere avviare un dialogo sociale costruttivo con il sindacato, mentre inanella sanzioni per le sue politiche commerciali ampiamente criticabili e poco condivisibili.
Per questo il sindacato, a livello territoriale sta avviando conflitti relativi a diverse problematiche locali, venuto a conoscenza di iniziative aziendali inerenti una diversa organizzazione con spostamenti di sedi di lavoro e cambiamento di mansioni del personale delle strutture di staff di Mercato Privati, con importanti ricadute sui lavoratori (es. Veneto, Puglia, Piemonte...):
-Riorganizzazione Mercato Privati: struttura di Area Territoriale, Filiali, Strutture interessate dalla “evoluzione Servizi al Cliente”, Uffici Postali, Uffici Postali Impresa;
-Razionalizzazioni e chiusure Uffici Postali;
-Orari Uffici Postali, Uffici Postali Impresa e TSC;
-Mancato rispetto del turn-over del personale degli Uffici Postali come da accordo Nazionale del 16 luglio 2009.
