Gennaio sarà un mese di start up per Poste Italiane. Si apriranno i primi 250 sportelli della Banca del Mezzogiorno (si veda Il Sole 24 Ore del 7 novembre 2011), inizierà la sperimentazione di un nuovo servizio sanitario in Calabria e – alla luce della manovra appena varata dal nuovo governo – si darà nuova spinta alle metodologie "virtuali" di distribuzione delle pensioni. Proprio su queste, infatti, il testo da approvare entro Natale comporterà qualche novità: pensione e compensi corrisposti dalla pubblica amministrazione centrale e locale e dai loro enti, di importo superiore a 500 euro, non potranno più essere erogati in contanti, ma attraverso strumenti di pagamento elettronici bancari o postali, comprese le carte di pagamento prepagate. Una misura che impatterà direttamente sui 2,3 milioni di italiani che ancora incassano la propria presso gli uffici postali e che riguarderanno i 9,3 milioni di destinatari di pensioni superiori a 500 euro.
Pagamento virtuale
Le strade a costo zero per i pensionati, però, non mancano. Con l'accredito diretto sul libretto di risparmio postale – molto diffuso tra i pensionati – questi possono avere senza costi la disponibilità della pensione già dal primo giorno del mese e non, come accade per il cash, in una forchetta che in base alla lettera iniziale del cognome va dal primo al decimo giorno. Potendo poi prelevare gratuitamente attraverso PostePay (5 euro di costo iniziale) nei 14mila sportelli o in tutti i bancomat delle Poste. Basta guardare all'offerta bancaria degli ultimi anni, poi, per trovare una serie di prodotti senza costi – conto base e carta conto, per esempio – studiati proprio su questo profilo di cliente. Tutte modalità già ampiamente utilizzate da pensionati ma che, alla luce dei nuovi vincoli, diventeranno obbligatorie per incassare pensioni superiori alla soglia definita dei 500 euro.
Sportello «salute»
La sperimentazione calabrese riguarda invece i servizi sanitari, disponibili da gennaio anche negli uffici postali. Un gran vantaggio soprattutto per regioni che, come la Calabria, pagano le conseguenze di una conformazione geografica non favorevole alle comunicazioni. In sostanza, il programma comporterà l'affiancamento alle attuali strutture che gestiscono i servizi sanitari regionali di 331 sportelli di Poste Italiane. È la rete "Sportello amico" che vedrà in ogni ufficio uno sportello dedicato ai servizi alla salute. «Un servizio che abbiamo voluto garantire ai calabresi – spiega il senatore Antonio Gentile, promotore del progetto – nella consapevolezza dei disagi che questi affrontano per raggiungere le strutture sanitarie locali. La diffusa rete di sportelli postali potrà agevolare anche i cittadini che vivono nelle zone meno raggiungibili della regione».
Il piano di lavoro – che verrà presentato domani al teatro Rendano di Cosenza dall'amministratore delegato delle Poste, Massimo Sarmi, e dalle autorità locali – avrà diversi step. Per i primi mesi, negli sportelli delle Poste sarà possibile soltanto pagare il ticket di esami e prestazioni. In un paio di mesi, poi, il servizio si allargherà anche alla prenotazione di esami e visite e, in futuro, si potranno domiciliare i referti, gestire l'invio e la raccolta di provette, consegnare farmaci a domicilio, offrire servizi via web o servizi connessi alle nuove tessere sanitarie con microchip.
Pagamento virtuale
Le strade a costo zero per i pensionati, però, non mancano. Con l'accredito diretto sul libretto di risparmio postale – molto diffuso tra i pensionati – questi possono avere senza costi la disponibilità della pensione già dal primo giorno del mese e non, come accade per il cash, in una forchetta che in base alla lettera iniziale del cognome va dal primo al decimo giorno. Potendo poi prelevare gratuitamente attraverso PostePay (5 euro di costo iniziale) nei 14mila sportelli o in tutti i bancomat delle Poste. Basta guardare all'offerta bancaria degli ultimi anni, poi, per trovare una serie di prodotti senza costi – conto base e carta conto, per esempio – studiati proprio su questo profilo di cliente. Tutte modalità già ampiamente utilizzate da pensionati ma che, alla luce dei nuovi vincoli, diventeranno obbligatorie per incassare pensioni superiori alla soglia definita dei 500 euro.
Sportello «salute»
La sperimentazione calabrese riguarda invece i servizi sanitari, disponibili da gennaio anche negli uffici postali. Un gran vantaggio soprattutto per regioni che, come la Calabria, pagano le conseguenze di una conformazione geografica non favorevole alle comunicazioni. In sostanza, il programma comporterà l'affiancamento alle attuali strutture che gestiscono i servizi sanitari regionali di 331 sportelli di Poste Italiane. È la rete "Sportello amico" che vedrà in ogni ufficio uno sportello dedicato ai servizi alla salute. «Un servizio che abbiamo voluto garantire ai calabresi – spiega il senatore Antonio Gentile, promotore del progetto – nella consapevolezza dei disagi che questi affrontano per raggiungere le strutture sanitarie locali. La diffusa rete di sportelli postali potrà agevolare anche i cittadini che vivono nelle zone meno raggiungibili della regione».
Il piano di lavoro – che verrà presentato domani al teatro Rendano di Cosenza dall'amministratore delegato delle Poste, Massimo Sarmi, e dalle autorità locali – avrà diversi step. Per i primi mesi, negli sportelli delle Poste sarà possibile soltanto pagare il ticket di esami e prestazioni. In un paio di mesi, poi, il servizio si allargherà anche alla prenotazione di esami e visite e, in futuro, si potranno domiciliare i referti, gestire l'invio e la raccolta di provette, consegnare farmaci a domicilio, offrire servizi via web o servizi connessi alle nuove tessere sanitarie con microchip.