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Messaggeria Istantanea





Poste, dall' AGCM sanzione di 39.377.489 euro a Poste Italiane nei servizi postali

Nel braccio di ferro fra TNT e Poste Italiane ne esce malconcia la seconda che dovrà pagare una sanzione multimilionaria per abuso di posizione dominante.
L'autorità Antitrast ha chiuso l'istruttoria nata da una segnalazione di TNT per i presunti abusi di posizione dominante esercitati da Poste Italiane nei servizi postali riconoscendone la fondatezza e condannando quest'ultima al pagamento di una maxi-sanzione di oltre 39 MILIONI DI EURO per l'abuso.
L'AGCM ha constatato che Poste Italiane dal 2007 avrebbe attuato condotte tese a escludere i concorrenti dai mercati del servizio di recapito a data e ora certa e del servizio di notifica attraverso messo, ponendo ostacoli allo sviluppo dei servizi liberalizzati a valore aggiunto.
Il comunicato dell'AGCM è leggibile nel suo sito web all'indirizzo internet www.agcm.it insieme al testo della delibera datata 14 dicembre.
Adesso CHI paga ?
Da mesi la stampa sta segnalando lacune nei servizi postali citando svariati episodi e NOI aggiungiamo che viene disatteso l'ultimo accordo sul recapito postale firmato da tutte le organizzazioni sindacali.
Da altrettanti mesi stiamo segnalando che i comportamenti aziendali relativi alle scelte di mercato potevano anche essere a rischio, come a rischio sono le pressioni che si esercitano sul personale per raggiungere maxi-obiettivi che a volte superano il 100%, in cambio di qualche mini gratifica.
Nonostante il calo dei volumi postali e nonostante la buona volontà del sindacato nel costruire accordi orientati a riorganizzare i servizi postali, tagliando anche un buon numero di zone ed introducendo l'orario su 5 giorni, ci ritroviamo sulle spalle una sanzione dettata dalle scelte del business aziendale, relativamente al recapito ‘a data e ora certa’ e alla notifica attraverso messo notificatore.
Secondo l'AGCM, Poste Italiane, a partire dal 2007, avrebbe sfruttato il proprio potere di mercato, nei servizi postali tradizionali, grazie alla sua rete di distribuzione, per entrare sia nel mercato del servizio di recapito ‘a data e ora certa’ che in quello del servizio di notifica attraverso messo; analoga constatazione sul mercato della posta massiva e nel servizio di notifica tramite posta.
L’Antitrust ha intimato a Poste Italiane di cessare immediatamente i comportamenti abusivi, rimuovendoli.
A quanto pare Poste Italiane inoltrerà ricorso al TAR, in quanto incolpevole dell'abuso segnalato dall'Antitrust.