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Messaggeria Istantanea





Poste, rompere il silenzio centrando i temi del rilancio aziendale

I lavoratori ci chiedono un gesto di coraggio nell'affrontare tutti i temi sospesi e l'azienda invece dribla...
Forse è venuto il momento di misurarci effettivamente sulle cose da fare, piuttosto che negare l'evidenza.
Nei servizi postali le cose non vanno affatto bene, traffico in calo di circa un buon 20% e l'azienda non affronta i temi riorganizzativi nello spirito di quanto avevamo concordato con l'accordo del 27 luglio 2010.
Lentamente si chiede al personale portalettere di cambiare casacca e trasformarsi in "Operatore mobile di contatto della vendita a domicilio" cercando di evadere il principio della libertà di concorrenza nel mercato.
Infatti, le altre imprese di recapito e l'A.G.C.M. potrebbero avere qualcosa da ridire, sul fatto che i portalettere ASI o del Servizio Universale possano ricaricare le POSTE PAY attraverso le SIM POSTEMOBILE utilizzando il proprio "palmare" o terminale da "postino".
A questo punto dovrebbe essere consentito che il personale di HDL o TNT o UPS o quant'altro potesse effettuare transazioni bancarie di qualsiasi tipo od analoghe e questa sì che sarebbe liberalizzazione, altro che avere "incassato" l'esclusività del servizio universale per 15 anni e tenere tutto in sonno.
Il tema rimane sempre lo stesso, come avevamo scritto nell'intesa del 27 luglio 2010 (cfr. doc. allegato).
Occorre sviluppare azioni di marketing volte ad arricchire il portafoglio di prodotti e servizi in una logica di crescente focalizzazione verso le diversificate esigenze del mercato e le emergenti opportunità di business, come delineate nel testo di quell'accordo, orientate ad intervenire nel campo del "core business" postale, invece abbiamo solo ridotto il servizo postale in 5 giorni e stiamo in affanno nel recapitare i quotidiani il sabato.
Il potente apparato dei Servizi Postali (a proposito in quanti sono in tale segmento di Viale Europa e quanto ci costano) non ha partorito granchè dal 2010, soprattutto per centrare gli obiettivi di accessibilità al servizio, di qualità, di potenziamento, ma soprattutto dell'affidabilità.
La comunicazione elettronica sta incrementando il ricorso ad internet nei più svariati campi del commercio, ma Poste Italiane continua a non mostrasi in grado di assumere una posizione di leadership ed affidabilità nel trasporto postale mediante un rete efficiente, quando potremmo invece unire l'Italia da Ragusa a Treviso trasportando velocemente a prezzi accessibili tutto ciò che il paese ci chiede (fossero anche le arance di Ribera oppure i cioccolatini di Modica.... in 24 ore) attraverso servizi integrati.
Cecità oppure incompetenza ?
Stiamo fallendo la nostra missione di essere o divenire un asset fondamentale della comunicazione in Italia e su questo NOI stiamo riflettendo !