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“Poste italiane aumenta i dirigenti e taglia gli addetti al servizio”


Bari – “In Poste Italiane diminuiscono i dipendenti e aumentano i dirigenti, ovvio che il servizio non può funzionare come dovrebbe”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, commenta così l’interrogazione presentata al Ministro per le Comunicazioni per conoscere “quali iniziative il Governo intenda assumere per rimuovere le cause che impediscono l’organizzazione e la fornitura di servizi adeguati alla finalità del pubblico interesse da parte di una società che, di fatto e pur essendo privatizzata, opera in regime di monopolio”.

“I dati forniti dai sindacati sono chiarissimi: tra il ’96 e il 2009 i dirigenti passano da 341 a 627, con un aumento dell’83,9%, mentre il resto del personale si riduce di oltre 33.000 unità (-18%) – afferma Bordo – Anche questa cura dimagrante ha consentito a Poste Italiane di accumulare utili per 8 miliardi negli ultimi 8 anni; soldi evidentemente poco o per nulla reinvestiti nei servizi, giacché non c’è Comune del foggiano, piccolo o grande che sia, in cui i cittadini non lamentino code sfiancanti, ritardi nella consegna della corrispondenza, farraginosità burocratiche nel settore pacchi.
E’ la terza interrogazione che presento, in questa sola legislatura, per dare voce a chi subisce gli effetti dei disservizi – conclude il deputato del PD – e mi auguro che prima o poi qualcuno si degni di rispondere ai quesiti posti dai cittadini e dai lavoratori di una società sempre più operativa nel settore finanziario a scapito del servizio postale”.