Sono false le notizie che propalano i giornali e diffondono i vari siti internet che arrivano perfino a parlare di Concorsi Pubblici, assunzioni in Poste Italiane. |
Sui diversi giornali specializzati si leggono spesso titoli altisonanti che annunciano centinaia di assunzioni in Poste Italiane, in cui l'azienda viene rappresentata come un grande network capace di assicurare nuovi posti di lavoro. Qualcuno si è spinto perfino (in internet) a quantificare in 6.000 il numero delle assunzioni che l'azienda si appresterà a fare, nel prossimo anno, a causa del turn-over. Si tratta di notizie false e destituite di fondamento per un azienda che sta per presentare ai sindacati l'ennesimo piano di ristrutturazione che taglierà nuovi posti di lavoro. Fino adesso Poste Italiane ha sempre continuato a presentare alle OO.SS. programmi di riorganizzazione che spostano centinaia di risorse interne dai settori dello staff amministrativo alla produzione (leggasi "uffici postali" o "servizi postali"). Perfino, è sfumata la possibilità di ricorrere ad un sistema di uscite incentivate quale il "Fondo di Solidarietà" dei dipendenti di Poste Italiane (ente scaduto che non potrà continuare a determinare nuovi "ingressi" liberando posti di lavoro). La "stretta" sulle pensioni di anzianità che il Governo si appresta a fare contribuirà a ridurre la possibilità di effettura un turn-over, anche se Poste Italiane sta cercando di superare le ultime resistenze del personale prossimo alla pensione per convincerlo a lasciare il servizio in cambio di incentivi economici o di uno "svincolo" verso il part time. Nel servizio di recapito l'azienda sopperisce alle sue necessità attraverso la "clausola elastica" prevista dal ccnl 14.04.2011 che restringe il cerchio delle assunzioni possibili al personale interno già dipendente ed in servizio con contratti part-time e poi, prima di potere effettuare qualsiasi assunzione, l'azienda dovrà trasformare in full time l'equivalente numero di migliaia di lavoratori costretti ad accettare un rapporto di lavoro a tempo parziale negli anni 2009, 2010 e 2011. Solo un minimo contingente potrà essere assunto in futuro, ma esclusivamente con contratti di lavoro a tempo determinato di due o tre mesi al massimo, per sopperire a ben precise carenze momentanee o a picchi di traffico stagionale. Le aspettative del 2012 sono quelle della diminuzione del numero delle assunzioni CTD nell'arco dell'anno, per l'impatto determinato dal ricorso alla "clausola elastica contrattuale". In ultimo, a causa della crisi dei mercati incombente, vale l'assunto per cui sia nei servizi postali, come in quelli finanziari, Poste Italiane continuerà ad operare riassetti che produrranno una sempre maggiore contrazione dei posti disponibili. L'unica precisazione che va detta è indirizzata a chi ha inserito un curriculum personale di lavoro nel sito di Poste Italiane (www.poste.it - spazio "Chi siamo - Lavora con Noi") prima del 20 ottobre scorso: dovrà reinserirlo, come precisa il sito stesso di Poste Italiane. Per il resto potete pure indirizzare una qualsiasi domanda di assunzione di ogni genere ai "Responsabili Regionali delle Risorse Umane", ma risparmiatevi i soldi della raccomandata (non serve) e poi pregate che il Vs. Santo Protettore (se ce l'avete) vi faccia il miracolo di uno, due o tre mesi di lavoro, C.T.D. |