Catanzaro - “Si stanno mangiando le Poste”: così recitava uno striscione esposto oggi a Piazza Prefettura da alcuni dipendenti di Poste Italiane provenienti da tutta la regione che hanno manifestato davanti alla sede provinciale dell'azienda. Il sit-in pacifico, organizzato da Cisl, Uil, Ugl e Confsal nell'ambito dello sciopero delle prestazioni straordinarie che si protrarrà fino alla fine di ottobre, è servito a sensibilizzare i cittadini sul futuro sempre più scuro di Poste Italiane. In particolare i rappresentanti sindacali denunciano la totale mancanza di sensibilità da parte del management aziendale riguardo alla qualità e alla tempistica del servizio messe sempre più a rischio dalla carenza di personale agli sportelli e dalla chiusura di diversi uffici in tutta la provincia. Al centro del dibattito anche la questione relativa al mancato pagamento del premio di produttività e le cattive condizioni delle strutture non a norma. "L’immagine di Poste Italiane è tutt’altro che felice a differenza di quanto ci vogliono far credere – hanno detto Vincenzo Cufari della Cisl Slp Calabria e Giovanni Altilia, segretario provinciale Cisl di categoria -. Al management chiediamo di rispettare gli accordi e di non far mancare le risorse necessarie alla Calabria. L’azienda ragiona, invece, solo in termini di costi e ricavi ed è come un contenitore vuoto che si vuole piazzare sul mercato. A pagarne il prezzo saranno, però, i cittadini”.