Scoperta decisamente fortunata per un 58enne di Barisciano, divenuto improvvisamente milionario. L’uomo ha infatti trovato nella vecchia casa dei nonni due buoni postali del 1954 che oggi valgono oltre due milioni di euro.
I titoli di credito sono intestati alla zia materna della quale l’uomo e’ unico erede. L’uomo ha ora dovuto aderire ad una class action contro la Banca d’Italia, e il ministero delle Finanze e Poste italiane per farsi riconoscere il credito. Per le Poste, infatti, i buoni hanno una scadenza trentennale piu’ dieci anni di prescrizione ordinaria per la loro riscossione, mentre per l’avvocato Marco Angelozzi, del Foro di Roma, che sta conducendo la class action, il limite dei 40 anni non vale per chi ritrova i crediti "antichi" in epoca successiva non potendo aver mai avuto contezza della loro esistenza.
A dirimere la questione sara’ il tribunale civile di Roma che ha fissato la prima udienza al prossimo 21 dicembre.
I titoli di credito sono intestati alla zia materna della quale l’uomo e’ unico erede. L’uomo ha ora dovuto aderire ad una class action contro la Banca d’Italia, e il ministero delle Finanze e Poste italiane per farsi riconoscere il credito. Per le Poste, infatti, i buoni hanno una scadenza trentennale piu’ dieci anni di prescrizione ordinaria per la loro riscossione, mentre per l’avvocato Marco Angelozzi, del Foro di Roma, che sta conducendo la class action, il limite dei 40 anni non vale per chi ritrova i crediti "antichi" in epoca successiva non potendo aver mai avuto contezza della loro esistenza.
A dirimere la questione sara’ il tribunale civile di Roma che ha fissato la prima udienza al prossimo 21 dicembre.