Sito in costruzione...

Messaggeria Istantanea





Manfredonia: Poste Italiane offre disservizi e strafottenza e il Comune si rivolge al governo

poste_Manfredonia2

Manfredonia (Foggia) – Poste Italiane non soddisfa i manfredoniani: troppi disservizi e poca disponibilità dei dipendenti. Il sindaco Angelo Riccardi ha allora preparato un’interrogazione parlamentare da rivolgere al Ministro delle Comunicazioni, Paolo Romani.
A presentare la richiesta con oggetto i ‘disservizi di Poste Italiane a Manfredonia’ è stato l’onorevole Bordo su richiesta dell’amministrazione comunale che, in seguito a diverse segnalazioni da parte dei cittadini, ha scritto all’Amministratore Delegato di Poste Italiane, al Direttore del Centro Omologazione Territoriale, al Direttore della filiale di Foggia, ai tre Direttori delle sedi locali, al Direttore delle Poste Italiane, al Direttore del Servizio Prevenzione e Sicurezza sugli Ambienti di Lavoro e, per conoscenza, al Prefetto di Foggia.
“Appare davvero intollerabile la scarsa sensibilità che codesto Ente riserva ai cittadini utenti, che fin da prima dell’apertura devono disporsi, d’estate e d’inverno, in fila all’esterno delle sedi, per continuare, poi, all’interno, in locali angusti che non sembra rispettino le norme igienico-sanitarie” si legge nella nota di Angelo Riccardi alle Poste. Il primo cittadino non scorda poi di porre l’accento sui “modi non sempre urbani dei dipendenti, che offendono la dignità dei cittadini utenti, i quali spesso ricevono risposte infastidite o approssimative”.
A sposare la lamentela dell’amministrazione manfredoniana l’onorevole Michele Bordo che, con un’interrogazione parlamentare, si rivolge al Ministero delle Comunicazioni per sottolineare “l’insufficienza del numero di sportelli e dell’organico addetto alle funzioni di sportello, mai adeguato all’espansione urbanistica della città, ed inoltre, secondo fonti sindacali, nell’ultimo decennio, il personale addetto alle funzioni di sportello in provincia di Foggia è diminuito del 25-30% a fronte di un costante e progressivo aumento dei servizi offerti al pubblico”.
Ora si aspetta la risposta del ministero per conoscere “quali iniziative intenda assumere il Governo per rimuovere le cause che impediscono l’organizzazione e la fornitura di un servizio adeguato alla finalità del pubblico interesse da parte di una società che, di fatto, opera in regime di monopolio”. Intanto Riccardi ringrazia Bordo e si augura “che non si tratti di un semplice atto formale quanto piuttosto di una decisa inversione di tendenza atta a soddisfare le esigenze, legittime, dei 58.000 cittadini di Manfredonia”.