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Assunti 600 postini per l'estate, a Bergamo ne arrivano dieci


Poste italiane assumerà 600 postini a tempo determinato per i mesi di luglio, agosto e settembre. Un piccolo esercito che dovrà garantire la corrispondenza durante l'estate, quindi durante le ferie dei dipendenti veri e propri. A Bergamo, su 600 nuovi assunti, ne arriveranno 10. O almeno così dovrebbe essere, come spiega in un comunicato stampa di Gabriella Tancredi, segretario Slp della Cisl di Bergamo.
Il sindacato esprime comunque soddisfazione per l'accordo raggiunto a livello regionale. "E’ importante quanto ottenuto dal livello regionale, con l’impegno aziendale dell’assunzione di questo nuovo personale a contratto a tempo determinato, che dovrebbe dare la possibilità ai colleghi di andare in ferie senza doversi preoccupare, come succedeva in passato, della corrispondenza che rimane ferma per tutto il periodo delle ferie, arrecando così un forte danno alla collettività ed alla clientela di Poste Italiane - scrive Gabriella Tancredi -. Il contingente previsto a livello regionale (non abbiamo ancora il dato ufficiale riferito alla nostra provincia, ma che quantifichiamo all’incirca in qualche decina di unità) è il più alto mai ottenuto nei più recenti anni e dovrebbe coprire in modo completo le assenze per ferie e per le lunghe assenze degli addetti, riuscendo così a garantire un servizio di recapito della corrispondenza adeguato a tutta la collettività anche nel periodo estivo”.
Nel frattempo prosegue il lavoro di riorganizzazione di Poste Italiane. "L'azienda - si legge sempre nel comunicato Cisl, congiunto tra i livello regionale e provinciale - sta dando attuazione alle norme contenute nel contratto di categoria appena rinnovato, che prevedono le clausole elastiche per il personale con contreatti di lavoro part-time. Cioè, sarà data la possibilità, su base volontaria, al personale con contratto di lavoro part-time verticale per soli 6 mesi di lavoro (circa 1.000 unità nella sola Lombardia) di poter lavorare fino al 90% della corrispondente prestazione a tempo pieno. In tal modo viene garantita la stabilizzazione dei livelli occupazionali e del reddito di centinaia di lavoratori con positive ricadute sulla continuità e qualità del servizio di recapito con persone già professionalizzate".
“Con questa decisione – spiega il segretario generale del sindacato delle Poste Flp Cisl della Lombardia, Pino Marinaccio - l’azienda ha rispettato gli accordi unitariamente sottoscritti a livello nazionale e regionale che hanno accompagnato un difficile e complesso percorso di riorganizzazione del recapito e della logistica che ha coinvolto migliaia di lavoratori senza ricorso a licenziamenti né ad ammortizzatori sociali, portando la settimana lavorativa da 6 a 5 giorni con il conseguente aumento giornaliero degli orari e dei carichi di lavoro”.
Anche a Bergamo e provincia il processo di riorganizzazione ha comportato una consistente riduzione di personale (61 unità) con conseguente revisione dei carichi di lavoro che ha coinvolto tutti i lavoratori (circa 600) addetti al recapito della corrispondenza. “Senza dubbio – dice Gabriella Tancredi - il processo riorganizzativo ha potuto contare sulla grande disponibilità dei lavoratori che, non solo si sono dovuti adattare ad una nuova riorganizzazione, ma hanno dovuto, nel corso di quest’anno, tamponare molte delle difficoltà organizzative e gestionali a cui l’azienda Poste Italiane ha dovuto far fronte. Questo soprattutto se teniamo presente che, nella provincia di Bergamo, a conclusione del processo riorganizzativo ci troviamo di fronte ad una carenza strutturale di circa una decina di lavoratori, senza contare le assenze lunghe (maternità, infortuni) che dovrebbero essere coperte con il personale di scorta presente sempre in buona parte solo sulla carta".