In pagamento con la busta paga della mensilità di giugno il saldo del Premio di Risultato 2011 per i dipendenti di Poste Italiane S.p.A.
In un sistema moderno di relazioni industriali contano i risultati ed a nessun lavoratore verrà mai in mente di criticare un accordo che porta denaro fresco nelle loro tasche.
Nel clima di ristrettezze attualmente presente nel paese ed auspicando di uscire al più presto dal guado del rallentamento dell'economia, per fortuna e per nostro senso di responsabilità, ci sarà il pagamento della tranche di P.d.R. usualmente prevista (i conguagli a vario titolo avranno luogo a settembre).
A fronte di qualche falsa notizia disseminata in internet su qualche sito provvediamo anche NOI a dare notizia delle opportunità derivanti dal nuovo accordo sul P.d.R. sottoscritto da Poste Italiane S.p.A., dall'U.G.L. e da altre tre sigle sindacali che ha trovato immediata attuazione.
Uno dei punti che di solito hanno causato dubbi è quello delle assenze che danno titolo alle decurtazioni del Premio di Risultato e premettiamo che il testo dell'accordo del 12 maggio scorso riporta la salvaguardia ai fini del riconoscimento del P.d.R. per le assenze effettuate a titolo di: ferie, congedo matrimoniale, permessi ex festività soppresse, permessi retribuiti a vario titolo, permessi sindacali, infortuni sul lavoro, malattie per patologie di particolari gravità (art. 41 ccnl) e ricoveri ospedalieri, ivi ricomprendendo i periodi di prognosi che vi si riconnettono, congedi di maternità (max 5 mesi) ed eventuali periodi di interdizione anticipata.
Per maggiore conoscenza indichiamo la griglia completa delle causali che non comporteranno alcuna decurtazione al Premio di Risultato del 2011, 2012 e 2013 (cfr. doc. allegato).
Infine rappresentiamo l'assoluta corrispondenza del testo siglato con le intese interconfederali sottoscritte dall'U.G.L. il 28 giugno 2011 sulle Relazioni Industriali, tenuto conto che qualcuno recentemente cerca di fare passare il PdR (nel criticare l'accordo) per una indennità fissa, dimenticando di dire che si tratta di una erogazione che fruisce della tassazione agevolata finalizzata ad "incentivare, in termini di riduzione di tasse e contributi, la contrattazione di secondo livello che collega aumenti di retribuzione al raggiungimento di obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza, efficacia ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività nonché ai risultati legati all’andamento economico delle imprese, concordati fra le parti in sede aziendale", nonchè con l'obiettivo comune e "l’impegno per realizzare un sistema di relazioni industriali che crei condizioni di competitività e produttività tali da rafforzare il sistema produttivo, l’occupazione e le retribuzioni"; i virgolettati sono brani contenuti nel testo dell'accordo interconfederale del 28 giugno 2011, patrimonio comune di Ugl, Cisl, Uil, Cgil e delle altre sigle confederali che lo hanno a suo tempo sottoscritto.
Il limite di riconoscimento della detassazione del premio di risultato ai fini della tassazione agevolata (10%) per il 2012 (settore privato) per incrementi di produttività, competitività, efficienza e miglioramento del servizio risulta essere 2.500 euro, mentre la soglia reddituale da lavoro dipendente è stata abbassata a 30.000 (DPCM G.U. 30.05.2012).
Nel clima di ristrettezze attualmente presente nel paese ed auspicando di uscire al più presto dal guado del rallentamento dell'economia, per fortuna e per nostro senso di responsabilità, ci sarà il pagamento della tranche di P.d.R. usualmente prevista (i conguagli a vario titolo avranno luogo a settembre).
A fronte di qualche falsa notizia disseminata in internet su qualche sito provvediamo anche NOI a dare notizia delle opportunità derivanti dal nuovo accordo sul P.d.R. sottoscritto da Poste Italiane S.p.A., dall'U.G.L. e da altre tre sigle sindacali che ha trovato immediata attuazione.
Uno dei punti che di solito hanno causato dubbi è quello delle assenze che danno titolo alle decurtazioni del Premio di Risultato e premettiamo che il testo dell'accordo del 12 maggio scorso riporta la salvaguardia ai fini del riconoscimento del P.d.R. per le assenze effettuate a titolo di: ferie, congedo matrimoniale, permessi ex festività soppresse, permessi retribuiti a vario titolo, permessi sindacali, infortuni sul lavoro, malattie per patologie di particolari gravità (art. 41 ccnl) e ricoveri ospedalieri, ivi ricomprendendo i periodi di prognosi che vi si riconnettono, congedi di maternità (max 5 mesi) ed eventuali periodi di interdizione anticipata.
Per maggiore conoscenza indichiamo la griglia completa delle causali che non comporteranno alcuna decurtazione al Premio di Risultato del 2011, 2012 e 2013 (cfr. doc. allegato).
Infine rappresentiamo l'assoluta corrispondenza del testo siglato con le intese interconfederali sottoscritte dall'U.G.L. il 28 giugno 2011 sulle Relazioni Industriali, tenuto conto che qualcuno recentemente cerca di fare passare il PdR (nel criticare l'accordo) per una indennità fissa, dimenticando di dire che si tratta di una erogazione che fruisce della tassazione agevolata finalizzata ad "incentivare, in termini di riduzione di tasse e contributi, la contrattazione di secondo livello che collega aumenti di retribuzione al raggiungimento di obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza, efficacia ed altri elementi rilevanti ai fini del miglioramento della competitività nonché ai risultati legati all’andamento economico delle imprese, concordati fra le parti in sede aziendale", nonchè con l'obiettivo comune e "l’impegno per realizzare un sistema di relazioni industriali che crei condizioni di competitività e produttività tali da rafforzare il sistema produttivo, l’occupazione e le retribuzioni"; i virgolettati sono brani contenuti nel testo dell'accordo interconfederale del 28 giugno 2011, patrimonio comune di Ugl, Cisl, Uil, Cgil e delle altre sigle confederali che lo hanno a suo tempo sottoscritto.
Il limite di riconoscimento della detassazione del premio di risultato ai fini della tassazione agevolata (10%) per il 2012 (settore privato) per incrementi di produttività, competitività, efficienza e miglioramento del servizio risulta essere 2.500 euro, mentre la soglia reddituale da lavoro dipendente è stata abbassata a 30.000 (DPCM G.U. 30.05.2012).