Il primo dovrebbe essere allestito a Sant'Agostino (Ferrara), uno fra i centri più colpiti dal terremoto di domenica.
Il primo probabilmente diventerà operativo in una delle località più disastrate dopo il terremoto del 20 maggio, Sant'Agostino. Ma altri -assicurano dalla società diretta da Massimo Sarmi- verranno posizionati nei restanti centri in cui le sedi in muratura non sono utilizzabili a causa delle distruzioni.
Mentre il Consiglio dei ministri, poco fa, ha dichiarato lo stato d'emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova fissandone la durata a sessanta giorni, Poste italiane, dopo i sopralluoghi, sta lavorando per far arrivare gli uffici mobili laddove se ne registra il bisogno. Per quel che è dato sapere, verranno sistemati soltanto in Emilia-Romagna. Nei restanti territori toccati marginalmente, come nel Mantovano, pare che non ve ne sia necessità.
Quanto alla cittadina in provincia di Ferrara, la conferma viene dall'Ansa. Secondo l'agenzia, il furgone adibito alle situazioni di emergenza troverà sede in piazza Pertini, proprio alle spalle del municipio pesantemente danneggiato dalle scosse.