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Comuni sardi pensano al dopo Equitalia


Cagliari - I Comuni sardi pensano già al dopo Equitalia per la riscossione dei tributi: siglato un accordo tra l'Anci e Poste italiane per attivare nuovi servizi utilizzando la rete degli uffici e internet. Dall'1 gennaio 2013, come è stato ricordato anche nella conferenza stampa di presentazione del patto, i Comuni, per legge, dovranno gestire da soli il settore riscossioni. E si preparano alla svolta. Il protocollo d'intesa firmato questa mattina dal responsabile dell'area Centro di Poste italiane Gino Frastalli e dal presidente di Anci Sardegna Cristiano Erriu potrà essere condiviso da domani dalle singole amministrazioni con la sottoscrizione di ulteriori accordi. Diversi i pacchetti inseriti nell'intesa: dal servizio integrato notifiche per la gestione del processo di invio degli avvisi di accertamento e degli incassi, alle soluzioni per la riscossione coattiva a mezzo ingiunzione fiscale che permettono al Comune di gestire il credito e l'incasso diretto alle somme dovute dai debitori. C'è anche "Risco comuni violazioni Tarsu", un servizio che affianca le amministrazioni nel recupero di risorse finanziarie derivanti dalla lotta all'evasione della tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. "Grazie al nostro sistema integrato di reti - ha spiegato Frastalli - e alla nostra piattaforma di comunicazione digitale possiamo dare supporto a progetti di pubblica utilità come questo, molto importante, con l'Anci Sardegna, facilitando il dialogo tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione locale". Associazione dei Comuni soddisfatta. "Ora più che mai i comuni - ha sottolineato Erriu - hanno bisogno di punti fermi e di accordi partenariali con fornitori affidabili e radicati nel territorio".