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Messaggeria Istantanea





Posta, possibile consegna a giorni alterni

Cremona - Recapiti lumaca e proteste che crescono ogni giorno di più. Oramai è difficile trovare una zona della città dove gli utenti non abbiano segnalato ritardi continui nella consegna della corrispondenza. Di pari passo, cresce la rabbia dei titolari di abbonamenti a giornali e riviste: le copie spesso vengono recapitate nel pomeriggio, a volte anche dopo le 15. Ma non è tutto: all’orizzonte potrebbe esserci di peggio. Non pochi sindacalisti che seguono il comparto, temono che stia per scattare un’ulteriore riorganizzazione che, nei paesi, a cominciare dai centri più piccoli, potrebbe condurre al recapito alternato, vale a dire un giorno sì e l’altro no. «E’ una voce che si sente di continuo: vedremo presto, nelle prossime settimane, se ha fondamento», spiega Maurizio Tassi, il responsabile di Cisl-Slp. Se così fosse, è chiaro che si tratterebbe di un ulteriore passo indietro, dopo che, circa un anno fa, si è deciso di non recapitare la corrispondenza normale al sabato, omologando così la posta alla banca. Sui perché di questi continu ritardi nel recapito e di questo progressivo èeggioramento dei servizi, Tassi ha un’ide aben precisa. «Adesso — spiega il sindacalista — i postini al sabato non lavorano. Le 36 ore settimanali vengono suddivise in sette ore e 12 minuti giornalieri, che scattano dalle 7.30 o dalle 8, a secondo del flusso che arriva da Milano o da Brescia. Se gli utenti si trovano nelle porzioni della città servite al termine del giro, ecco spiegato il fatto che la posta, i giornali e il resto arriva nelle case anche dopo le 15».
E’ assai probabile che già in questa settimana si muovano le associazioni dei consumatori che hanno sede a Cremona e che sono sempre molto attente a questo settore dei servizi, anche tenuto conto del fatto delle ripercussioni che può avere su altri settori. Per fare un esempio, in prossimità delle scadenze di fine anno, non poche aziende (e più di un istituto di credito) hanno curato in proprio, o si sono affidati a corrieri privati, l’invio di documentazione che doveva arrivare a destinazione entro un tempo preciso. Sul finire del 2010 e le prime settimane del 2011, quando i disagi hanno toccato il massimo livello, è entrata in campo la prefettura, che ha convocato bvertici di Poste italiane e responsabili delle tre associazioni. Grazie all’intervento del prefetto, la situazione è migliorata rapidamente. In quell’occasione i problemi erano legati al varo del nuovo sistema di distribuzione della corripondenza, che in parte trasfoprma la figura del postino rendendo possible garantire una quantità superiore di servzi, anche grazie a una particolare dotazione tecnologica. Adesso le cose sono di nuovo in salita