Manfredonia (Foggia)– “GRAVI disagi per i cittadini che si recano alle Poste Italiane di Manfredonia”. Questa la denuncia dell’avv. Katia Spagnuolo di CONFCONSUMATORI, Confederazione Generale dei Consumatori di Manfredonia, a seguito della vertenza nazionale assunta dal sindacato SLP-CISL, unitamente all’UGL-COM, la CONFSAL-COM e la UIL-POST, che hanno aperto la vertenza contro l’azienda.
Lo sciopero, per tutto il mese di dicembre, dovrebbe riguardare tutte le prestazioni aggiuntive e straordinarie, sia dei portalettere nel settore Recapito sia degli sportellisti negli Uffici Postali. “E’ inaccettabile che una SPA, in utile da diversi anni, così come riferito dagli stessi amministratori e dirigenti, faccia pagare lo scotto ai cittadini che sono i maggiori utilizzatori dei servizi erogati e che già soffre di inadeguatezza di servizi da offrire alla cittadinanza – dice l’avvocato Spagnuolo – Un grave danno ai cittadini interessati che, specie in questo periodo natalizio necessitano di effettuare diverse operazioni, pagamenti in scadenza, ritiro pensioni e prelievi, accade così che la clientela viene servita dopo ore e ore di fila, e atteso che il personale che si dichiara scioperante effettua l’ultima operazione allo sportello alle ore 13.30, pertanto chi non è riuscito ad effettuare quanto dovuto, si vede costretto a ritornare il giorno seguente. Sono tanti i pensionati che ormai da giorni cercano invano di riscuotere o di effettuare operazioni”.
“L’invito del segretario della SLP-CISL Foggia Antonio Lepore ( Protesta Cisl – Lepore ) rivolto a tutti i cittadini di Foggia e provincia a non recarsi negli Uffici Postali a margine della chiusura, perché potrebbero incappare in attese poi non soddisfatte, risulta poca cosa visto che già prima della apertura degli sportelli si assiste ad una fila di gente in attesa di poter prendere il numero, e neanche queste persone che stazionano al freddo di questi giorni riescono ad essere soddisfatte, stante la carenza numerica del personale impiegato”.
“Comprensibili, ovviamente, le motivazioni della protesta. Questa situazione generatasi, è da addebitarsi esclusivamente all’azienda in questione, più concentrata sulla conservazione di propri privilegi piuttosto che su un rilancio vero di servizi e prodotti, e che continua a rimanere sorda alle richieste dei lavoratori, non mostrando nemmeno rispetto nei confronti della sua clientela stessa rimanendo passiva e non intraprendendo nessuna forma di confronto con le Organizzazioni Sindacali per far cessare tale situazione.
L’appello è che prevalga il buon senso senza vessare i cittadini che hanno il diritto di vedersi riconoscere e tutelare i propri diritti, con l’auspicio che anche i nostri politici, a tutti i livelli, possano interagire e farsi carico degli interessi della collettività”, conclude l’avvocato Spagnuolo.
La rimostranza di Antonio Lepore, segretario generale della SLP Cisl. “L’Amministrazione Delegato Sarni ci spieghi perché dice da 6 anni, e noi ci crediamo, che la Spa è in utile, allora com’è che oggi saremmo in crisi? I soldi degli utili dove sono? L’azienda è paralizzata ed è nel caos per colpa dell’annullamento delle relazioni industriali. La dirigenza di Poste evita il confronto col sindacato. Ha paura di ammettere le proprie responsabilità? Perché ‘una sporca dozzina’ di manager deve tenere in ostaggio 150 mila lavoratori?”. Uno dei passaggi più duri dell’intervento del segretario di SLP CISL FOGGIA.
“Il sindacato difenderà i posti di lavoro e gli uffici sul nostro territorio. Il mercato non è solo speculazione finanziaria: è fatto di cittadini che chiedono servizi, che valutano il costo dei servizi e quel che si dà in qualità, velocità, garanzia di sicurezza. In questi anni con scelte coraggiose, sindacato e lavoratori hanno salvato le Poste”, dice nella nota il segretario della Cisl.
“L’azienda obbligherà gli uffici ad aprire a giorni alterni. In provincia di Foggia non vedremo i Postini recapitare la Corrispondenza per settimane intere, a causa della nostra orografia. Altro che nuovi posti o difesa dell’occupazione esistente, qui ci saranno pesanti tagli al personale, i prossimi mesi saranno terribili. E non facciamoci illusioni sulle grandi prospettive della Banca del Sud: le altre banche non ci faranno entrare nel grande gioco, ammesso che i 250 sportelli, di cui si vanta Sarmi, apriranno a gennaio 2012. In provincia di Foggia forse saranno aperti solo Foggia Impresa – Cerignola Impresa – Manfredonia Impresa e San Severo Area Impresa e, quindi, che fine hanno fatto i 4500 sportelli promessi dall’ex-ministro del Tesoro?”
Lo sciopero delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive continuerà “fino al 30 dicembre”, annuncia il segretario della Cisl. “Questa protesta è un segnale per l’azienda. Il sindacato non permetterà di distruggere Poste Italiane, di cancellare i diritti dei lavoratori ed il loro futuro. Questa provincia già atavicamente soffre di inadeguatezza di servizi da offrire alla cittadinanza e questa condizione fa il paio con quando sta succedendo nei servizi postali e alla sportelleria dove assistiamo ad un blocco ingiustificato del turn over con una carenza di circa 70 unità nei vari settori.
Lo sciopero, per tutto il mese di dicembre, dovrebbe riguardare tutte le prestazioni aggiuntive e straordinarie, sia dei portalettere nel settore Recapito sia degli sportellisti negli Uffici Postali. “E’ inaccettabile che una SPA, in utile da diversi anni, così come riferito dagli stessi amministratori e dirigenti, faccia pagare lo scotto ai cittadini che sono i maggiori utilizzatori dei servizi erogati e che già soffre di inadeguatezza di servizi da offrire alla cittadinanza – dice l’avvocato Spagnuolo – Un grave danno ai cittadini interessati che, specie in questo periodo natalizio necessitano di effettuare diverse operazioni, pagamenti in scadenza, ritiro pensioni e prelievi, accade così che la clientela viene servita dopo ore e ore di fila, e atteso che il personale che si dichiara scioperante effettua l’ultima operazione allo sportello alle ore 13.30, pertanto chi non è riuscito ad effettuare quanto dovuto, si vede costretto a ritornare il giorno seguente. Sono tanti i pensionati che ormai da giorni cercano invano di riscuotere o di effettuare operazioni”.
“L’invito del segretario della SLP-CISL Foggia Antonio Lepore ( Protesta Cisl – Lepore ) rivolto a tutti i cittadini di Foggia e provincia a non recarsi negli Uffici Postali a margine della chiusura, perché potrebbero incappare in attese poi non soddisfatte, risulta poca cosa visto che già prima della apertura degli sportelli si assiste ad una fila di gente in attesa di poter prendere il numero, e neanche queste persone che stazionano al freddo di questi giorni riescono ad essere soddisfatte, stante la carenza numerica del personale impiegato”.
“Comprensibili, ovviamente, le motivazioni della protesta. Questa situazione generatasi, è da addebitarsi esclusivamente all’azienda in questione, più concentrata sulla conservazione di propri privilegi piuttosto che su un rilancio vero di servizi e prodotti, e che continua a rimanere sorda alle richieste dei lavoratori, non mostrando nemmeno rispetto nei confronti della sua clientela stessa rimanendo passiva e non intraprendendo nessuna forma di confronto con le Organizzazioni Sindacali per far cessare tale situazione.
L’appello è che prevalga il buon senso senza vessare i cittadini che hanno il diritto di vedersi riconoscere e tutelare i propri diritti, con l’auspicio che anche i nostri politici, a tutti i livelli, possano interagire e farsi carico degli interessi della collettività”, conclude l’avvocato Spagnuolo.
La rimostranza di Antonio Lepore, segretario generale della SLP Cisl. “L’Amministrazione Delegato Sarni ci spieghi perché dice da 6 anni, e noi ci crediamo, che la Spa è in utile, allora com’è che oggi saremmo in crisi? I soldi degli utili dove sono? L’azienda è paralizzata ed è nel caos per colpa dell’annullamento delle relazioni industriali. La dirigenza di Poste evita il confronto col sindacato. Ha paura di ammettere le proprie responsabilità? Perché ‘una sporca dozzina’ di manager deve tenere in ostaggio 150 mila lavoratori?”. Uno dei passaggi più duri dell’intervento del segretario di SLP CISL FOGGIA.
“Il sindacato difenderà i posti di lavoro e gli uffici sul nostro territorio. Il mercato non è solo speculazione finanziaria: è fatto di cittadini che chiedono servizi, che valutano il costo dei servizi e quel che si dà in qualità, velocità, garanzia di sicurezza. In questi anni con scelte coraggiose, sindacato e lavoratori hanno salvato le Poste”, dice nella nota il segretario della Cisl.
“L’azienda obbligherà gli uffici ad aprire a giorni alterni. In provincia di Foggia non vedremo i Postini recapitare la Corrispondenza per settimane intere, a causa della nostra orografia. Altro che nuovi posti o difesa dell’occupazione esistente, qui ci saranno pesanti tagli al personale, i prossimi mesi saranno terribili. E non facciamoci illusioni sulle grandi prospettive della Banca del Sud: le altre banche non ci faranno entrare nel grande gioco, ammesso che i 250 sportelli, di cui si vanta Sarmi, apriranno a gennaio 2012. In provincia di Foggia forse saranno aperti solo Foggia Impresa – Cerignola Impresa – Manfredonia Impresa e San Severo Area Impresa e, quindi, che fine hanno fatto i 4500 sportelli promessi dall’ex-ministro del Tesoro?”
Lo sciopero delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive continuerà “fino al 30 dicembre”, annuncia il segretario della Cisl. “Questa protesta è un segnale per l’azienda. Il sindacato non permetterà di distruggere Poste Italiane, di cancellare i diritti dei lavoratori ed il loro futuro. Questa provincia già atavicamente soffre di inadeguatezza di servizi da offrire alla cittadinanza e questa condizione fa il paio con quando sta succedendo nei servizi postali e alla sportelleria dove assistiamo ad un blocco ingiustificato del turn over con una carenza di circa 70 unità nei vari settori.