Sarzana (La Spezia) - E’ PREVISTA per il 16 ottobre, in Tribunale a Sarzana, la prima udienza del processo che vede Poste Italiane contrapporsi alla giunta Caleo. Ma questa volta in gioco non c’è la chiusura di questo o quell’ufficio postale. In ballo ci sono circa 4mila euro di multe. Ma vediamo i fatti. Lo scorso anno le Poste hanno usato per il territorio comunale alcune auto ottenute in leasing da una società di Roma. Per un motivo o per l’altro, non hanno chiesto al comando vigili urbani di inserire le targe di queste vetture nell’elenco dei veicoli a cui è consentito l’ingresso nella zona a traffico limitato. Così le multe si sono accumulate. E dato che in quei mesi i postini hanno «girato molto», alla fine il conto complessivo era di 43 contravvenzioni, per un totale di circa 4mila euro. Appena il pacco di multe è arrivato agli uffici postali, la reazione dei dirigenti è stata immediata. Le Poste hanno detto al Comune che non avrebbero pagato e hanno fatto ricorso al Giudice di Pace. A difendere le ragioni del Comune è però sceso in campo l’avvocato civico Fabio Cozzani. Che ha vinto il primo round. Il Giudice di Pace ha infatti dichiarato non ammissibile il ricorso presentato dalle Poste in quanto presentato dal direttore dell’ufficio di via Landinelli. «La legge parla chiaro — spiega l’avvocato Cozzani — in caso di multe il ricorso deve essere presentato dal conducente della vettura o dal proprietario. Il direttore dell’uffico postale di Sarzana non è il proprietario e non era al volante delle vetture». Poste Italiane non ha però accettato la sconfitta.